La nuova mobilità sostenibile a Trieste

Concept progettuale

La soluzione tecnica proposta prevede la realizzazione di una linea aerea decaposto ad ammorsamento temporaneo dei veicoli con sviluppo lungo linee denominate “Opicina – Bovedo” e “Bovedo – Porto Vecchio – Trieste”

Le due direttrici sono collegate tra loro e formano un’unica linea di trasporto “Opicina – Bovedo – Porto Vecchio – Trieste” dotata di due stazioni terminali (Opicina e Trieste) e di due stazioni intermedie (Bovedo e Porto Vecchio). Dopo aver fatto un approfondito studio su tutte le altre possibilità di collegamento, si è adottata e sviluppata questa soluzione progettuale che risulta particolarmente vantaggiosa per i seguenti motivi:

  1.  essendo un collegamento aereo consente il superamento di importanti dislivelli e significative irregolarità del terreno;
  2. in presenza di attraversamenti con altre vie di comunicazione (strade, ferrovie, ecc.) o con discontinuità naturali (fiumi, torrenti, ecc.) ne consente il sorvolo escludendo la realizzazione di opere accessorie (sottopassi, sovrappassi o opere di protezione);
  3. consente il trasporto di una portata significativa di persone (nel caso specifico si è ritenuto opportuno dimensionare l’impianto per una capacità di 1.800 p/h cui può essere riferita una portata utile effettiva di 1.530p/h corrispondente ad un riempimento medio dei veicoli pari all’85%);
  4.  il moto continuo dei veicoli azzera il tempo di attesa dei passeggeri alle stazioni;
  5.  nel complesso l’impianto si caratterizza per costi e tempi di realizzazione contenuti rispetto alle altre tecnologie di impianti per il trasporto rapido di massa;
  6.  nel caso specifico offre un’esperienza di viaggio panoramica che incentiva le presenze turistiche.

La scelta dei due tracciati della linea “Opicina – Trieste” prevista in progetto ha rappresentato uno degli aspetti più importanti dello studio e per questo è stato condotto con la massima attenzione valutando diversi fattori quali:

  1. la miglior connessione possibile tra i centri abitati e le infrastrutture viarie e turistiche esistenti;
  2. la fattibilità tecnica;
  3. la funzionalità generale dell’intervento e la sostenibilità economica gestionale.

Nella valutazione della fattibilità tecnica si è considerato, inoltre, che le linee funiviarie devono essere rettilinee ed ogni deviazione può avvenire solo inserendo una stazione intermedia, come nel caso di specie, e che va minimizzata la presenza di opere di linea (sostegni) in corrispondenza di aree catalogate (pregio ambientale, urbanistico, vincoli geologici, etc.). Presso ciascuna stazione è prevista la possibilità di salire o scendere dalle vetture in entrambi i sensi di marcia. Dal punto di vista meccanico e funiviario le stazioni motrici saranno due: una collocata ad Opicina ed in grado di movimentare la tratta “Opicina – Bovedo”, l’altra collocata a Bovedo ed in grado di movimentare le tratte “Bovedo – Porto Vecchio – Trieste”.

Nelle stazioni i veicoli vengono movimentati da un sistema di trascinamento a bassa velocità che rende agevoli le operazioni di salita e discesa dalle singole cabine. Durante la fase di uscita dalle stazioni i singoli veicoli vengono accelerati e una volta raggiunta la velocità di movimento della fune portante traente si ammorsano a quest’ultima e si spostano in modo solidale con essa lungo tutto il tragitto di linea. Durante la fase di ingresso nelle stazioni i singoli veicoli si disammorsano dalla fune portante traente e vengono rallentati. Nelle zone di imbarco e sbarco dei passeggeri i veicoli si muovono a velocità costante. Il passaggio dei veicoli presso le stazioni intermedie è continuo, pertanto ogni passeggero una volta imbarcato può rimanere seduto nella propria cabina fino a quando questa non giunge a destinazione. Tutte le stazioni funiviarie sono collocate all’interno di strutture dotate dei necessari servizi accessori di servizio alla clientela.

L’impianto per tipologia, conformazione dei veicoli e conformazione delle stazioni risulta accessibile a tutte le categorie di utenti compresi i portatori di handicap; presso tutte le stazioni l’accesso ai piani di imbarco e sbarco è garantito dalla presenza di adeguate scale pedonali, scale mobili e ascensori.
Per tipologia, accessibilità delle stazioni e portata utile il collegamento funiviario rientra tra i sistemi di Trasporto ad Impianti Fissi con funzione di mobilità urbana e suburbana ed è inquadrabile come un sistema di Trasporto Rapido di Massa.

LINEA “OPICINA-BOVEDO” 1.821 metri

Dopo aver analizzato diverse possibili linee di connessione tra l’area costiera ed il Carso, le restrittive imposizioni derivanti dalla fattibilità tecnica di un impianto a fune hanno portato all’individuazione di un unico corridoio possibile che connette Opicina (Carso) a Bovedo (costa) e permette di ricavare una soluzione ottimale per la realizzazione di una linea funiviaria. Il corridoio individuato consente la realizzazione di un’unica linea rettilinea di lunghezza pari a circa 1.821m, evitando il sorvolo di abitazioni private ed edifici in genere. La linea individuata minimizza anche le interferenze paesaggistiche poiché segue un andamento viario lungo dei crinali che ne nascondono in parte il tracciato dalle principali viste dal centro città.

LINEA “BOVEDO - PORTO VECCHIO – TRIESTE” 2.430 metri

Trovata una soluzione per la connessione tra Caso e costa il progetto ha individuato le possibili soluzioni per il prolungamento dell’impianto fino in prossimità del centro storico della città di Trieste. Questo garantisce una maggiore funzionalità del sistema di trasporto e consente di servire un’area in piena trasformazione urbanistica qual è quella di Porto Vecchio, la quale nei prossimi anni assumerà nuove funzioni e necessiterà della presenza di mezzi di trasporto adeguati per movimentare le numerose persone che vi accederanno. Le soluzioni progettuali sono state valutate considerando il progetto di sviluppo di Porto Vecchio già approvato ed in particolare lo stralcio relativo la sua viabilità. Il corridoio preferenziale per il collegamento da Bovedo con il centro storico di Trieste, attraversa gli agglomerati edificati di Porto Vecchio e raggiunge l’area interessata attualmente dal “parcheggio Molo 4” attraverso un percorso lungo circa 2.430 metri.

Il percorso di linea è stato individuato escludendo la possibilità di sorvolo degli edifici esistenti tenendo conto dell’ingombro planimetrico della viabilità di progetto interna all’area di Porto Vecchio. La stazione intermedia di “Porto Vecchio” si colloca al centro del “Sistema museale scientifico e congressuale” ed ai limiti del “sistema dei moli”, ovvero in posizione strategica rispetto alla futura mobilità dei fruitori dell’area portuale ristrutturata; anche per questo motivo la sua presenza risulta necessaria.

L’ultimo tratto di linea compreso tra la stazione intermedia di “Porto Vecchio” e la stazione terminale di “Trieste” percorre il viale compreso tra la seconda e la terza fila di edifici posti dietro il sistema dei moli. Nel progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’area di Porto Vecchio questo viale verrà adibito ad area verde e destinato alla viabilità pedonale. La stazione terminale di “Trieste” si colloca all’inizio dell’area di Porto Vecchio nelle vicinanze della stazione ferroviaria ed a soli 600 metri da Piazza Unità d’Italia.